lunedì 16 giugno 2008

Progetto per bomba nucleare trovato nel computer dello scienziato Abdul Qadeer Khan


Un progetto per creare una sofisticata arma nucleare, per la precisione una bomba efficiente e compatta, adatta a un tipo di missile balistico utilizzato dall'Iran, ma non solo. E un progetto di design che, prima della sua distruzione, è stato rinvenuto in forma elettronica, ovvero nei programmi di computer: dunque, molto facile da trasferire, o da copiare. Proprio il tipo di scoperta che getta la comunità internazionale in allarme, soprattutto se si considera che il piano è stato trovato nei computer che un tempo appartenevano alla rete di contrabbando internazionale gestita dallo scienziato nucleare Abdul Qadeer Khan.

Considerato il padre della prima bomba atomica in Pakistan, Qadeer, noto anche con la siglia A.Q., gestì una rete di contrabbando per la creazione di armi nucleari che vendette componenti di ordigni a Libia, Iran e Corea del Nord. La rete venne smantellata agli inizi del 2004 con un'operazione che il presidente americano George W. Bush definì tra le più importanti messe in atto dalle forze di intelligence americane. Qadeer finì in prigione, dove rimane tuttora, premendo per il suo rilascio.

Le indiscrezioni sul rinvenimento del progetto per una bomba atomica sofisticata sono state rese note in mattinata dai quotidiani svizzeri, dal The Guardian londinese e dal Washington Post. Il New York Times ha ricostruito poi l'accaduto, precisando che, nonostante la distruzione del progetto, nessun funzionario di intelligence americano o di qualsiasi altra nazione, può dichiarare con certezza che il piano non è ora nelle mani di altri paesi, in primis Iran e Corea del Nord. E il problema è che il Pakistan ha risposto anche con un no alla richiesta dei 007 americani di interrogare Qadeer che, nonostante sia ancora in prigione, continua a essere considerato il padre del programma nucleare del paese. Come dimostra il perdono ufficiale, il 5 febbraio del 2004, arrivato dal generale Pervez Musharraf.

Rimane dunque l'incognita: è possibile che qualcuno abbia avuto accesso al programma del progetto, teso a costruire una bomba che secondo i funzionari di intelligence sarebbe piu' sofisticata di quella dei piani scoperti in Libia nel 2003, anno in cui il paese decise di non perseguire più alcuna ambizione nucleare? Si fa riferimento a tal proposito al rinvenimento nel paese di un piano per un'arma nucleare cinese progettata alla metà degli anni 60, che la Libia ottenne sempre dalla rete di contrabbando di Khan: un piano apparentemente meno pericoloso di quello scoperto ora, che avrebbe una potenza addirittura doppia rispetto a quella progettata negli anni sessanta.

In realtà il New York Times indica come del rischio relativo all'esistenza di un design per la creazione di una bomba compatta si e' parlato pubblicamente nelle ultime settimane. Esattamente, dopo l'annuncio della Svizzera che risale al mese di maggio, quando il presidente Pascal Couchepin affermò che più di 30.000 documenti individuati nel computer della famiglia Tinner -che in passato aveva avuto molti contatti con la rete di Khan - erano stati distrutti. Questo, al fine di impedire che le informazioni "finissero nelle mani di un'organizzazione terroristica o di uno stato non autorizzato". Il punto però è che gli schizzi vennero scoperti nel computer nel 2006. Sarà anche per questo che sia gli americani che i fuinzionari dell'AIEA, ovvero dell'Agenzia Internazionale dell'Energia Atomica, hanno detto che distruggere una copia di un file elettronico rassicura forse la Svizzera, ma sicuramente non loro. Anche perché parte dello stesso progetto è stato trovato dai funzionari dell'AEIA anche in altri paesi, tra cui la Thailandia, a Bangkok. In realtà, i funzionari dell'AEIA furono presenti al momento in cui il governo svizzero decise di distruggere le informazioni.
"Siamo stati molto felici", ha detto un funzionario di intelligence che ha optato per l'anonimato. Ma il punto, purtroppo, è che "qualsiasi cosa ci sia la' fuori" rimane un mistero. Il piano presenta tra l'altro similitudini con quello che diede poi il via alla creazione di un'arma nucleare da parte del Pakistan, testata dieci anni fa. Si teme dunque che Qadeer abbia avuto accesso ai progetti del governo pachistano; sospetto che il Pakistan ha però fermamente respinto. Rimane intanto l'allarme che nessuno in questo momento può smorzare. La Libia ha infatti sì rinunciato al programma nucleare, ma non la Corea del Nord e l'Iran: proprio i paesi che in passato hanno acquistato progetti dallo scienziato pachistano: e proprio quei paesi che, si teme ora, siano potuti ora venire in possesso del nuovo progetto.

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